


14-37 d.C. Antica Roma
Denaro d'argento dell'imperatore Tiberio
Circolata all'epoca, la moneta viene offerta in buono stato di conservazione e in elegante cofanetto. In omaggio con il suo acquisto, l'esclusivo Catalogo Bolaffi "Le monete delle imperatrici e degli imperatori romani".
14-37 d.C. TIBERIO
Figliastro di Augusto, Tiberio nacque nel 42 a.C. e nei primi decenni della sua vita, oscurato dai discendenti diretti dell’Imperatore, si dedicò con successo alla vita militare al comando di eserciti in varie parti dell’Impero.
Solo nel 4 d.C., morti i suoi ultimi discendenti diretti, Augusto lo adottò e lo indicò come suo successore. Tiberio fu un abile amministratore, ma di temperamento sospettoso probabilmente perché segnato dall’ostilità che il padre adottivo gli aveva manifestato in gioventù.
Durante il suo regno il clima di sospetto, alimentato ad arte anche dai suoi collaboratori, che se ne servivano per perseguire obiettivi di potere personale, portò alla proscrizione, quando non all’eliminazione fisica, di molti membri della famiglia imperiale, in particolare negli ultimi anni, nei quali l’Imperatore, ritiratosi nella sua fastosa villa di Capri, esercitò il potere indirizzando al Senato disposizioni scritte che non consentivano repliche.
Egli morì, fra il sollievo generale, nel 37 d.C. all’età di 79 anni.
La monetazione di Tiberio prosegue nel solco della riforma augustea e si caratterizza per l’uniformità dei tipi monetali prodotti.
Sul diritto è rappresentata la testa dell'imperatore rivolta a destra. Sul rovescio è presente una figura femminile seduta che tiene un lungo scettro verticale con la mano destra, mentre con la sinistra tiene un ramo d'ulivo. Il reale significato della rappresentazione è ancora oggi un mistero.
Possono essere reperite monete con raffigurazioni diverse sul rovescio.