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218-222 d.C. Antica Roma
Denaro d'argento dell'imperatore Eliogabalo.
Acquistando questa moneta, in omaggio il catalogo delle monete degli Imperatori e delle Imperatrici dell'antica Roma.
218-222 d.C. ELIOGABALO
Vario Avito Basiano, questo era il vero nome di Eliogabalo, nacque ad Emesa in Siria all'inizio del terzo secolo d.C. Suo padre era Sesto Vario Marcello, senatore durante il regno di Caracalla. Sua madre era invece Giulia Soemia, nipote della moglie di Settimio Severo.
Sin da piccolo si abituò a frequentare le corti imperiali, prima con Settimio Severo e dopo con Caracalla, alla morte del quale salì al potere Macrino, personaggio scomodo e imbarazzante che seppe da subito inimicarsi l'esercito.
Eliogabalo si impose su Macrino e salì al potere grazie alle astute manovre politiche della madre e della nonna, Giulia Mesa, due donne estremamente assetate di potere che, di fatto, usarono Eliogabalo come fantoccio e furono le vere protagoniste di questo periodo.
Quando prese il potere Eliogabalo, così soprannominato per il suo devotissimo sacerdozio dedicato al dio Sole, aveva soli 14 anni. Da subito, le due donne furono direttamente associate al governo e poterono così soddisfare la loro brama di potere.
Eliogabalo era un ragazzo profondamente innamorato dell'oriente e del culto del dio Sole di cui professava al limite del fanatismo la dottrina senza esitare a diffonderne i riti più cruenti. Molti ebbero il timore che volesse addirittura imporla come religione ufficiale. La madre e la nonna, consapevoli del fatto che si stava inimicando il popolo romano, cercarono di mediare organizzando un matrimonio con una ragazza di nobili origini, Giulia Cornelia Paola, che tuttavia Eliogabalo presto ripudiò per unirsi scandalosamente con la vestale Giulia Aquilia Severa.
Quando il dissenso popolare giunse al limite, Giulia Mesa si adoperò per organizzare la successione convincendo il nipote ad adottare Alessandro Severo e a designarlo come suo successore. Eliogabalo accattò, ma quando capì che si trattava di un tentativo di destituzione cercò di far assassinare il giovane Alessandro.
A questo punto, per sbarazzarsi di un imperatore troppo impopolare, l'unica soluzione era la sua eliminazione. Nel 22 Giulia Mesa fece assassinare Eliogabalo e sua madre.
Per quanto riguarda la monetazione, non introdusse novità rispetto ai suoi predecessori.