LE DIVINITÀ DEL PANTHEON CAPITOLINO 3

Ancora oggi passeggiando per il Foro Romano i resti dei templi dedicati alle divinità fanno comprendere come esse fossero parte attiva della vita di tutti i Romani; le veneravano e chiedevano loro aiuto per far fronte ai problemi di tutti i giorni. In esse i Romani riconoscevano i loro “vizi” e le loro “virtù”, immaginandole come entità dotate di grandi poteri ma caratterizzate da moti d’animo ed emozioni analoghe a quelle umane. Non solo gli edifici e le statue ad essi dedicati sono simbolo di questa importanza, ma anche le monete ne hanno per lungo tempo testimoniato e celebrato il prestigio. Al recto della moneta veniva rappresentato il volto dell’imperatore o dell’imperatrice, mentre al verso comparivano gli dei e le dee più amate, raffigurate nella loro interezza e solitamente accompagnate da un elemento che le contraddistingueva. Sei splendidi denari in argento, coniati tra il II e III secolo d.C., dedicati alle divinità femminili più venerate, vengono offerti in ottimo livello qualitativo, in cofanetto e corredati di certificato di autenticità.